Se ti sei imbattuto in questo articolo probabilmente stai cercando delle informazioni sulla depurazione dell’acqua di casa e molto probabilmente avrai sentito parlare di osmosi inversa, filtro al carbone attivo, acqua purificata e via dicendo. Questi sono dei veri e propri trend che, soprattutto nell’ultimo periodo, si stanno diffondendo con grande successo spinti da una ritrovata filosofia green che per scongiurare l’inquinamento dalle plastiche ci invita ad acquistare meno acqua in bottiglia e scegliere quella di casa nostra.
Questa scelta potrebbe cambiare in positivo le sorti del nostro pianeta ma purtroppo c’è ancora molta confusione intorno alla depurazione delle acque ed in generale su quei processi volti a rendere più gradevole la propria acqua di casa. L’acqua del rubinetto di casa è sempre acqua potabile Se pensi che l’unica soluzione sia la depurazione ti consigliamo di leggere questo articolo, prima di cominciare ad informarti sui prezzi dei depuratori ed i diversi modelli, potresti cambiare idea!
L’acqua del rubinetto di casa è sempre acqua potabile
La potabilità dell’acqua in Italia è garantita per legge dal D.Lgs 31/2001 il quale ha delineato 53 parametri standard da rispettare, parametri chimici, microbiologici e di radioattività. È bene quindi chiarire sin da subito che è necessario depurare l’acqua solo quando questa risulta essere inquinata ed in generale contaminata da sostanze indesiderate e realmente nocive come i metalli pesanti. Solitamente queste problematiche sorgono in comuni o zone specifiche dove questo problema acquifero è ben noto. Se non risiedi in uno di questi comuni ma vuoi comunque conoscere la potabilità dell’acqua del tuo rubinetto ti consigliamo di farlo ancora prima di scegliere la soluzione del depuratore d’acqua.
Depuratore acqua osmosi inversa: come funziona e perché rappresenta un possibile spreco
La maggior parte dei prodotti che vengono venduti come depuratori d’acqua casalinghi non sono dei veri potabilizzatori, quindi non renderanno la tua acqua di casa potabile ma solo più “gradevole”. La problematica riscontrata dalla maggiorparte delle persone è legata al sapore ed all’odore che non corrisponde a quello a cui siamo abituati, ovvero quello dell’acqua in bottiglia. Queste caratteristiche possono dipendere dalla durezza, dalla quantità di cloro e da vari altri fattori, la depurazione dell’acqua tramite osmosi inversa può restituire un’acqua gradevole al gusto ed all’olfatto ma con notevoli svantaggi che possono essere evitati, preservando il risultato, scegliendo una microfiltrazione meno aggressiva.
Depuratori osmosi inversa opinioni e svantaggi
Intanto chiariamo di che si tratta: l’osmosi è un processo chimico da sempre presente in natura che prevede la separazione del solvente (esempio acqua) dal non soluto (esempio altre sostanze in essa disciolte) fino al raggiungimento della stessa concentrazione da parte delle stesse. L’osmosi inversa, come indica il nome stesso, prevede l’inversione di questo passaggio attraverso una membrana permeabile e che non restituisce due soluzioni equilibrate ma una molto diluita (sempre l’acqua) e l’altra ad altra concentrazione salina. Quello che otteniamo dalla prima fase di osmosi inversa dell’acqua è una soluzione molto diluita, priva di sali minerali. Un’indagine di Altroconsumo ha rivelato che servono 3L di acqua per poter ottenere 1L di acqua tramite osmosi inversa. Si sprecano quindi ben 2L per ottenere un tipo di acqua che poi dovrà essere obbligatoriamente rimineralizzata e quindi subire un ulteriore processo. Una dieta povera di sali minerali, facilmente e quotidianamente assimilabili tramite l’acqua, può infatti causare problemi di salute Un altro punto da non sottovalutare nella scelta del sistema di “normalizzazione” dell’acqua di casa è il costo: si tratta di impianti dal costo relativamente elevato e che inoltre richiedono una manutenzione costante e spesso costosa.
Filtrazione acqua del rubinetto: una soluzione economica ed etica
La depurazione dell’acqua tramite osmosi inversa, sebbene comporti un’ingente quantità d’acqua, in alcuni casi risulta essere necessaria ed anzi salvifica. In tutti gli altri casi, quelli più comuni, esistono soluzioni meno costose e meno impattanti a livello di ambiente. Il micro filtraggio dell’acqua permette di eliminare le micro particelle delle sostanze dannose e del cloro presenti all’interno dell’acqua senza però privarla dei suoi sali minerali. Il filtraggio avviene tramite diversi sistemi ed in generale membrane microforate, in alcuni casi questi vengono sovrapposti in base alla quantità e grandezza delle sostanze presenti nell’acqua che si vogliono intrappolare. I filtri infatti assorbono o intrappolano queste sostanze e per questo richiedono una manutenzione costante, nonostante questo però hanno un costo decisamente ridotto rispetto agli impianti di depurazione o addolcimento dell’acqua. L’acqua che ne deriva è un’acqua microfiltrata e non osmotizzata (cioè che ha subito il processo di osmosi inversa) e mantiene le caratteristiche organolettiche di partenza.
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Il filtro carboni attivi
Il filtro ai carboni attivi è uno dei filtri più diffusi e funzionali costituito da un blocco di carbone attivo (carbon block) che viene ottenuto dalla polvere di carbone di origine vegetale. La capacità di filtraggio va dai 50 ai 0,5 micron ma, come detto, non è infinita. È necessario monitorare costantemente il livello di saturazione del filtro per poterlo sostituire e garantire la sua efficienza. Grazie alla loro azione rendono l’acqua gradevole al gusto ed all’olfatto poiché rimuovono il cloro nella sua quasi totalità (l’agente che siamo più abituati a distinguere all’interno della soluzione), non ne modificano comunque la durezza che però non rappresenta in nessun modo un problema per la propria salute.