Il bonus acqua potabile su filtri e depuratori d’acqua è un incentivo statale per l’acquisto di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E290.
Cos’è il bonus acqua su filtri e depuratori?
L’obiettivo dell’incentivo, all’interno della Legge di Bilancio 2021, è quello di razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di plastica prevedendo, a supporto di questa condotta, un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre del 2022 per l’acquisto e l’installazione di sistemi di:
- filtraggio
- mineralizzazione
- raffreddamento e/o addizionamento di anidride carbonica alimentare
che siano finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque di rete. (fonte Agenzia delle Entrate)
Sia privati che soggetti esercenti attività di impresa, arti e professioni compresi anche gli enti non commerciali e quelli del terzo settore, hanno così la possibilità di valorizzare la propria acqua di rete beneficiando di un massimo di 1.000 euro per ciascun immobile nel caso di persone fisiche e 5000€ per ogni immobile adibito ad attività commerciale.
Nel caso di depuratori invece è disponibile un bonus fiscale fino a 500€ per i privati e fino a 2500€ per gli altri casi.
Come richiedere l’incentivo
Il 16 giugno 2021 l’Agenzia delle Entrate ha definito i parametri, i criteri e le modalità per usufruire del bonus mettendo a disposizione il modello da compilare e inviare all’agenzia per ottenere il credito di imposta.
Ecco come richiedere il bonus:
- Il pagamento deve essere effettuato con metodi tracciabili che consentano di identificare l’autore del pagamento. Così come il famoso Bonus Casa, anche per questo si richiede ovviamente un pagamento non in contanti ma soltanto attraverso versamento bancario o postale o altri sistemi di pagamento diversi dai contanti. In ogni caso comunque, per le spese precedenti alla pubblicazione del Provvedimento n. 153000 deli16 giugno 2021 – pdf sono fatti salvi i pagamenti in qualunque modo avvenuti ed è possibile integrare la fattura o il documento commerciale attestante la spesa annotando sui documenti il codice fiscale del soggetto richiedente il credito.
- la spesa sostenuta quindi deve essere documentata tramite fattura elettronica o documento commerciale che indichi il codice fiscale del richiedente.
Una volta proceduto con l’acquisto e tenendo conto delle indicazioni sul pagamento e fattura è necessario inviare la comunicazione della spesa sostenuta all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28° febbraio dell’anno successivo a quando si è finalizzato l’acquisto, utilizzando il modello appropriato (puoi trovarlo qui). Il bonus, quindi, potrà essere utilizzato in compensazione tramite F24, o, per le persone fisiche, anche in dichiarazione dei redditi fino al suo completo utilizzo.
Qual è il vantaggio di installare un sistema di Filtraggio?
Sicuramente il sostegno economico derivante dal bonus è un plus, ma se si aggiunge l’effettivo risparmio derivante dall’uso degli impianti, si comprende come sia davvero un’occasione. Infatti, l’acquisto di un impianto di microfiltrazione consente ad una famiglia media che compra regolarmente acqua in contenitori di plastica, di risparmiare circa mille euro annui, di più se si acquista acqua in vetro. Oltre a questo, c’è il valore aggiunto di compiere, a pieno titolo, una scelta sostenibile. C’è da dire che l’acqua di rete, in Italia, ha già degli standard elevati perciò non è necessario ricorrere a filtrazioni estreme come l’osmosi o l’osmosi inversa che portano sia all’impoverimento dell’acqua dai suoi minerali fondamentali che ad un notevole spreco di acqua.
La microfiltrazione invece, attraverso un filtro a carboni attivi, proprio come il termine suggerisce, effettua un efficace assorbimento di tutte quelle sostanze correlate al sapore e all’odore dell’acqua e che spesso sono riconducibili al trattamento con il cloro.